Cosa significa davvero fare Pilates? Scopriamo alcuni elementi chiave…

Cosa significa davvero fare Pilates? Scopriamo alcuni elementi chiave…

COSA SIGNIFICA DAVVERO FARE PILATES? SCOPRIAMO ALCUNI ELEMENTI CHIAVE…

di Cristina Pintucci – Direttrice Classical Pilates Italia

Se volessimo descrivere cos’è il Pilates e cosa rende unica e riconoscibile questa disciplina dovremmo capire ciò che la caratterizza e la definisce.

Innanzitutto è bene precisare che al di là dei tanti allenamenti che si ispirano al Pilates più o meno liberamente, per moda o richiamare interesse oppure per applicare principi utili, nel settore del Pilates, quindi delle scuole professionali e dei professionisti di Pilates, oggigiorno ci sono due principali correnti di approccio: il Pilates classico, volto a mantenere l’integrità della disciplina, e il Pilates contemporaneo, che applica alla disciplina le conoscenze medico-scientifiche avvenute successivamente. Sono entrambe proposte serie nelle loro differenze che hanno in comune un principio fondamentale: la necessità di conoscere a fondo e in modo completo il lavoro ideato da Joseph Pilates.

Nell’approccio classico questi sono gli elementi chiave che contraddistinguono la disciplina.
La Power House è la zona da cui parte e a cui arriva ogni movimento. Ciò significa che ogni gesto anche piccolo attiva il nostro centro.  Ricordiamo che esso racchiude la zona dell’addome, glutei, adduttori e tratto lombare che vengono attivati e reclutati contemporaneamente secondo concetti di connessione, perché più muscoli interessati si attivano e maggiore è la forza che si sviluppa aumentando la stabilizzazione e la protezione del centro.

Il Pilates lavora su principi di postura, perché in ogni movimento si cerca allineamento e simmetria cosicché il corpo si muova sempre all’interno della box (conservando e assicurando posizioni ed esecuzioni corrette.
Il Pilates lavora attraverso contrazioni eccentriche che si esprimono attraverso principi di forze opposte e contrarie che garantiscono sempre i giusti rapporti articolari e buone posture.

La Pilates stance è la posizione di base da cui si parte e si lavora assicurando l’attivazione della muscolatura della Power House e quindi un buon controllo del centro.

La C-curve è la posizione che la colonna lombare assume in flessione anteriore (posizione “rotonda”) che coinvolge la zona della Power House (addome e colonna lombare) che, attivandosi, svolge un ruolo importante di protezione della colonna, conservando i giusti spazi tra le vertebre e tra cresta iliaca e arcata costale.

La posizione In-up forward è la base per ogni esercizio in stazione eretta che racchiude tutti i concetti chiave del Pilates dove la muscolatura coinvolta, anche solo mantenendo la posizione, esegue un vero e proprio esercizio di postura profondo.

Quindi ricordiamo sempre che eseguire un esercizio di Pilates non significa necessariamente che si stia facendo Pilates.
Si fa veramente Pilates quando quell’esercizio racchiude tutti quei concetti chiave che rendono questa disciplina unica e diversa da tutte le altre. Il Pilates ci insegna a sentire e ad ascoltare il nostro corpo che cambia solo se ogni singolo movimento parte prima dalla nostra mente e ciò darà un significato diverso ad ogni esercizio.
Solo così ogni gesto sarà in armonia con la nostra mente ed ogni movimento si trasformerà in ritmo e musica, insegnando al corpo a muoversi in economia anche nei gesti e nella vita di tutti i giorni.
Cambiare il corpo e il modo di muoversi vuol dire cambiare anche modo di essere.

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