INNOVAZIONE È SEMPRE EVOLUZIONE?
di Gloria Gasperi
Direttrice di Pilates e-Motion
Un argomento molto dibattuto nell’ambito del Pilates è la differenza tra un approccio più tradizionale e legato al lavoro originale di Joe Pilates e un approccio più moderno.
I due diversi approcci vengono comunemente definiti classico e contemporaneo.
Generalizzando, chi sostiene un approccio classico lo fa perlopiù intendendo rispettare le intenzioni originali del lavoro di Joe Pilates; chi sostiene un approccio contemporaneo lo fa ritenendo perlopiù che tutto si evolve e che Pilates stesso, se fosse ancora vivo, avrebbe cambiato molte cose nel tempo.
È un argomento che mi sta a cuore e sul quale mi è capitato e mi capita di riflettere e sul quale ho fatto le mie personali scelte e maturato le mie opinioni.
Pratico e studio Pilates da 26 anni e il mio percorso mi ha portata a esplorare e sperimentare molti approcci diversi fino ad arrivare al mio mentore, Jay Grimes (che è stato allievo diretto di Joe e Clara Pilates), col quale ho avuto l’onore di studiare per più di dieci anni e che, purtroppo, è mancato lo scorso anno.
La mia esperienza con Jay, insieme all’esperienza maturata sul mio corpo e con i miei clienti e studenti e i miei studi scientifici e storici sulla filosofia originale di Joe Pilates, mi portano ad abbracciare la disciplina nella sua essenza ogni giorno di più.
Per quanto mi riguarda è una scelta personale, dettata dal senso e dall’efficacia che trovo sempre di più in alcuni elementi per me fondamentali del sistema, quali l’ordine degli esercizi, il collegamento tra gli apparati, il silenzio creato dall’esecuzione delle sequenze con ritmo e flusso, il tipo di macchinari e molle che vengono utilizzati.
Elementi che erano fondamentali per Joe Pilates sono l’educazione della persona all’ascolto del proprio corpo e lo sviluppo della capacità dell’insegnante di leggere le esigenze del corpo di fronte a lui per portarlo alla capacità naturale di movimento.
Di questo parlava Joe Pilates: di educare e guidare la persona al Ritorno alla Vita, al movimento ideale di animali e bambini e ripristinare nel corpo la capacità di muoversi nel modo giusto, in economia ed efficienza, secondo i dettami della natura.
A questo scopo ha creato la sua disciplina, il sistema e le macchine.
Nella mia opinione, ognuno di noi può fare le proprie scelte su cosa vuole praticare ed insegnare, la cosa importante è che, dietro al proprio lavoro ci siano preparazione, rispetto, integrità e intenzione di fare del bene.
Se si vuole apportare proprie modifiche alla disciplina, lo si dovrebbe fare con conoscenza dei motivi per i quali è stata creata in un certo modo, con rispetto e prendendosi la responsabilità di creare qualcosa di nuovo. Cosi come chi segue la tradizione deve ricordarsi che non è esente dal portare la propria interpretazione ed esperienza di ciò che conosce e vuole trasmettere.
In conclusione, per me, la cosa importante è fare scelte sulla base di esperienza e studio e prendersi con serenità la responsabilità delle proprie scelte, con l’intento di evolversi, crescere, condividere.

